lunedì 18 luglio 2016

Il Massacro di Nizza

Ancora un terribile massacro di innocenti per mano di un pazzo fanatico criminale partorito dal
fondamentalismo islamico che ha oggi nell'ISIS almeno il suo punto di riferimento e di ispirazione, se non anche di addestramento e di finanziamento.

I PAESI CIVILI - TUTTI I PAESI CIVILI - HANNO L' OBBLIGO DI DISTRUGGERE QUESTO CANCRO CHE SI AUTODEFINISCE ISIS.

Ovviamente la fine dell'ISIS non significhera' automaticamente la fine del fondamentalismo islamico e dei crimini che molti deviati mentali e fanatici religiosi compiono in nome della
Religione Islamica. Ma certamente la fine dell'ISIS ne segnera' un declino enorme.

L'ISIS sta chiaramente perdendo sul campo nei territori occupati. Sta perdendo per le azioni militari dei diversi ribelli a terra, per i bombardamentti delle nazioni che li combattono, ma sopratutto sta perdendo per il basso prezzo del petrolio che costituisce di gran lunga la loro maggiore fonte di finanziamento ( sia direttamente dalla vendita di contrabbando del petrolio
estratto nei pozzi dei territori occupati, sia indirettamente dai finanziamenti occulti provenienti da ricche entita' mediorientali simpatizzanti ). Ebbene con la riduzione del prezzo del petrolio, questi finanziamenti diretti ed indiretti sono scesi molto negli ultimi 18 mesi rendendo sempre piu' difficile per l'ISIS il finanziamento del suo esercito e di tutto il suo apparato militare e criminale.

                                     NIENTE PETROLIO = NIENTE ISIS

Per distruggerli basterrebbe che le nazioni che li bombardano, prendessero di mira coi loro
droni ed aerei tutte le cisterne che portano il petrolio dai pozzi alle raffinerie ed ai posti di vendita di contrabbando. E se camuffano le cisterne, basta bombardare qualunque mezzo pesante che si muove. In poche settimane l'ISIS sarebbe annientato. Non riesco a capire perche' un processo
di attacco cosi' semplice e con minimi rischi per la popolazione civile, non sia spinto a fondo.

Comunque vada la guerra sul terreno, io credo che l'ISIS ha i mesi contati proprio perche' il petrolio continuera' per molti mesi ( forse per sempre ) a restare sotto i 50/60 $ al barile, ed allo stesso tempo l'ISIS avra' sempre meno petrolio a disposizione per la continua perdita di territorio
occupato e di cisterne che trasportano il petrolio.

Per queste ragioni io sono convinto che l'ISIS sara' spazzato via entro i prossimi 12 mesi.

Meno petrolio consuma l'Occidente, piu' basso sara' il suo prezzo e piu' rapida la fine di questo
cancro che si fa chiamare ISIS.

Noi tutti cittadini civili e sopratutto noi cittadini europei, possiamo contribuire ad eliminare questo mostro consumando meno energia e meno petrolio : ai vantaggi per l'ambiente, per la salute, e per l'economia dei nostri paesi aggiungeremmo  il vantaggio di accelerare la fine dell'ISIS e del fondamentalismo islamico.
Il petrolio e' un grande nemico dell'UMANITA' : accelerarne la fine e' un dovere morale per tutti noi.

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