lunedì 10 ottobre 2016

L'uragano Matthew, il global warming ed i combustibili fossili


L' Uragano Matthew ha portato enormi devastazioni e la morte di quasi 1000 persone su Haiti ed ore infuria sulle coste sud-orientali degli USA, specialmente in Florida.

Ormai e' noto che questi fenomeni estremi sono sempre piu' violenti e piu' frequenti
per colpa del global warming: e nei prossimi decenni sono destinati ad aumentare, sia in frequenza  che in violenza.

La desertificazione avanza in molti paesi africani creando crescenti carestie e centinaia di migliaia di morti. ( Ma avanza anche in molti paesi asiatici compreso il nord della
Cina, che pero' e' economicamente attrezzato per evitare disastri umanitari ).

Il fondamentalismo islamico, ed in particolare la sua espressione peggiore rappresentata oggi dall'ISIS, crea diecine di migliaia di morti e condizioni di vita disumane nei paesi in cui opera, e porta la continua minaccia di atti terroristici nei paesi occidentali (purtroppo con terribili esempi di morte ).

L'inquinamento dell'aria crea milioni di morti all'anno nel nostro pianeta.

Tutti questi fenomeni, ed in genere molti problemi di instabilita' e tensioni geopolitiche,
hanno un comune fattore alla loro radice:

        I COMBUSTIBILI FOSSILI, ED IN PARTICOLARE IL PETROLIO.

I combustibili fossili ( che pure sono stati il motore della rivoluzione industriale e dello sviluppo economico dei due secoli scorsi ) oggi - o meglio da circa trent'anni - sono diventati il nemico No 1 dell'Umanita'. Essi sono la maggiore causa dell'inquinamento,
del global warming e quindi dei fenomeni estremi, di molte instabilità geopolitiche, del finanziamento dell'ISIS e di altre forme estreme di fondamentalismo islamico.

Eppure esistono le tecnologie per ridurne i consumi a livelli sostenibili, entro vent'anni in tutto il mondo-- ed entro dieci anni in molti paesi sviluppati come l'Italia, e l'Europa in genere. Per poi eliminarli completamente ( o quasi ) dal mix energetico mondiale entro il 2050.

BASTA VOLERLO, SIA A LIVELLO POLITICO CHE A LIVELLO INDIVIDUALE.

Oggi abbiamo tutte le tecnologie per farlo ( fotovoltaico, eolico, biofuel di ultima generazione, geotermia, ed altre tecnologie... nonchè il forte avanzamento delle tecnologie di accumulo energetico e la elettrificazione dell'economia, ed in particolare l'auto elettrica ).
Già oggi molte di queste tecnologie - in particolare eolico e fotovoltaico - sarebbero competitive con I combustibili fossili se questi ultimi pagassero anche per I danni collaterali da essi prodotti solo con l'inquinamento. Purtroppo si è instaurato un sistema perverso che riserva gli utili alle societa' energetiche ed i danni collaterali alla collettività.
La soluzione semplice è una Carbon Tax adeguata sui combustibili fassili bruciati in un Paese, ( ed anche sui prodotti di importazione sulla base delle emissioni generate per produrli ed importarli ). Una tale carbon tax renderebbe immediatamente I combustibili fossili non competitivi con le rinnovabili: sarebbe di fatto la fine dell'era dei combustibili fassili e dei disastri ad essi associati.

Non si fa perche' la forza delle lobbies delle societa' energetiche, riesce a prevalere sulle scelte di molti Governi rispetto agli interessi della collettività.
Ma il processo di decarbonizzazione dell'economia mondiale e' inarresabile: puo' essere rallentato ma non bloccato.

E per fortuna ci sono molti fatti degli ultimi anni che vanno nella direzione giusta:
  1. I continui progressi nelle tecnologie delle rinnovabili che continuano a ridurre i costi a ritmi velocissimi. ( Quando io misi i pannelli fotovoltaici nel 2006 sul tetto della mia casa pagai 6000 € per ogni KW di picco -- oggi, dieci anni dopo, costerebbe meno di un terzo, cioe' meno di 2000€ per KW di picco ).
  2. Le batterie per gli accumuli si stanno sviluppando velocemente ed i costi stanno calando a ritmi velocissimi.
  3. La mobilita' elettrica sia pubblica che privata si sta diffondendo, e taglierà drasticamente i consumi di petrolio.
  4. Le nuove tecnologie per l'isolamento termico degli edifici si stanno diffondendo.
  5.  L'illuminazione a LED e gli elettrodomestici di classe A+++ diventano sempre più diffusi.
A questi fatti tecnologici si aggiunge una nuova sensibilità politica e sociale che ha portato :
  1. LO STORICO ACCODO SUL CLIMA DI PARIGI, del dicembre scorso ( la XXI Conferenza Delle Parti, detta COP 21 ), che diventa ormai obbligatorio dopo la recente ratifica da parte dell'Europa che porta il numero delle ratifiche sopra il livello che lo rende vincolante per tutti.
  2. Il sostegno educativo e morale di centinaia di autorevoli personalita' politiche, scientifiche e religiose ( cito per tutti Papa Francesco ) alle politiche di salvaguardia dell'ambiente.
  3. L'adozione di un numero crescente di grandi imprese industriali della politica di "zero emissioni "
  4. Il diffondersi della cultura del rispetto ambientale presso migliaia di istituzioni pubbliche e private e presso milioni di cittadini.
Ed è questo ultimo elemento ( l'impegno di milioni di cittadini ) che sta  rendendo il processo più veloce e vincente.
Ognuno di noi può e deve contribuire ad ELIMINARE questo MOSTRO e  nemico dell'umanità rappresentato dai combustibili fossili. Non solo facendo sentire le nostre voci nelle istituzioni a cui apperteniamo  ( comprese le imprese in cui lavoriamo ), ma anche e sopratutto con atti e comportamenti  quotidiani semplici che possiamo attuare senza sacrificare, ma anzi migliorando, la nostra qualita' della vita e sopratutto preparando un futuro migliore per i nostri figli e nipoti.

Ecco alcuni semplici azioni che io cerco di mettere in atto ( ma ovviamente ognuno ne puo' scegliere / aggiungere altre ed anche migliori ):
  1. Ridurre drasticamente I consumi di carne e pesce a favore di frutta, verdura, legumi e cereali. Una dieta vegetariana è l'ideale. Fa bene alla salute e fa bene all'ambiente.
  2. Guidare la propria auto il meno possibile a favore dei trasporti pubblici. ( Io ho una piccola Punto Evo che va a metano e benzina  che consuma poco ed inquina poco, e per gli spostamenti locali e' eccellente. E fra qualche anno ho intenzione di comprare una full electric  appena ci sara' un minimo di infrastrutture di ricarica ).
  3. Isolare al meglio le proprie case ed usare elettrodomestici di classe A++ ed illuminazione a LED.
  4. Installare sulle proprie case fonti di energia rinnovabile, come pannellifotovoltaici e/o termici.
  5. Al supermercato comprare il più possibile prodotti bio ( l'Italia è un leader mondiale nella produzione bio ) e a " Km Zero ", o almeno italiani ( per esempio le arance siciliane sono le migliori al mondo, eppure talvolta compriamo fuori stagione  arance che provengono da paesi lontani migliaia di Km... )
  6. Applicare al nostro comportamento quotidiano le TRE R: 
    RIDURRE  RIUSARE  RICICLARE

    sia che si applichi ai sacchetti di plastica nel fare la spesa, che si applichi ai consumi 
    di acqua calda nel fare la doccia, allo spegnere le luci quando si lascia un ambiente, quando si comprano tante cose inutili o di scarsa utilità, ... e così via di seguito.
  7. Non sprecare il cibo ( cosa purtroppo vergognosamente attuale in tutti ipaesi sviluppati-- io ricordo sempre che da piccoli mia madre ci diceva che il cibo e' Grazia di Dio e non va sprecato ).
  8. Avere la pazienza e la costanza di insegnare la virtù della parsimonia nel consumo di qualsiasi risorsa naturale ai nostri figli e nipoti e a chi ci sta vicino -- agendo sopratutto con l'esempio. La prima e più importante palestra di educazione e' l'ambiente domestico.
Sono 8 esempi di comportamento virtuoso ( ed ovviamente molti altri se ne possono aggiungere ) che possono contribuire a costruire un futuro migliore per l'umanità

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